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30 settembre 2011

Una sana riflessione da neo-sedicenne: Vivere per vagabondare o sperare in me stessa?

"La vita, senza una meta, è vagabondaggio"...

Questa affermazione può significare che la vita di un essere umano è preziosa e non va sprecata. Se una persona non si pone delle mete e degli obiettivi da raggiungere sfruttando i propri talenti, è come se vagabondasse da un'esperienza all'altra senza provare interesse per le opportunità che ha.
Il vagabondaggio è vivere come capita, magari sperando soltanto di ricevere qualcosa dagli altri o che siano gli altri a risolvere i nostri problemi. Credo che la vita sia poco significativa se non si prova interesse per ciò che si sta vivendo.
Ritengo sia utile porsi degli scopi di vita alti dal momento che l'autostima aiuta ad arrivare alle mete che desideriamo.
L'istruzione, le persone che ci circondano, i fatti del mondo sono tutti fattori che influenzano i nostri interessi.


Io continuo a credere sempre di più nell'importanza del futuro:vorrei essere una donna che aiuterà il mondo a migliorare, una persona che si pone continuamente traguardi e che non cercherà mai di perdere tenacia e costanza nel raggiungerli.
La vita non è sempre così appassionante ma penso che impegnarsi ad affrontarla con grinta sia un buon inizio.

22 settembre 2011

Autunno

La vividezza di foglie colorate,
il chiarore di un tiepido sole,
la purezza di un cielo senza confini...
è l'autunno 
che canta il suo inno alla vita!!

5 settembre 2011

L'autenticità dell'essere e l'utilità del fermarsi a pensare...

Penso che la nostra vita sia un dono inestimabile che, attraverso gioie e travagli, dovrebbe spingerci a cercare continuamente il nostro essere.


Quello che siamo, infatti, non riguarda soltanto l'aspetto fisico, bensì l' interiorità. L'interiorità di ognuno è estremamente complessa, perchè costituita sia da buoni sentimenti e da ottimi pregi, sia da difetti e da incoerenze. 
Questo mi ricorda un pensiero di Anna Frank, quando scriveva che a volte prevaleva in lei "L'Anna cattiva"
Anch'io  non sempre riesco a dare la migliore immagine di me e so bene che a volte, nella mia quotidianità, l' Anna nervosa e irritabile prevale su un'Anna gentile e soddisfatta.
Il confronto reciproco è un'ottima risorsa, che deve essere sfruttata al fine di analizzare seriamente il nostro comportamento, che in ogni persona esprime molto meglio delle parole e delle idee il nostro essere.
E' fondamentale coltivare degli ideali che possano permettere, soprattutto a noi giovani, di realizzarci pienamente.
Se vogliamo diventare persone realizzate e significative, dobbiamo essere determinati nel far crescere dentro di noi ideali che permettono la nostra crescita personale.
Dovremmo anche cercare di ammirare e di seguire ideali e comportamenti di persone magnifiche che si impegnano e che si sono impegnate ad essere persone autentiche, ovvero ad essere validi punti di riferimento per gli altri con la loro straordinaria maturità.
Ha ragione Erich Fromm quando, nel suo "Avere o Essere" parla di un tipo di autorità (che io definirei autorevolezza) fondata sull' essenza di un carattere altamente razionale e maturo, che, essendo guida per coloro che lo seguono, attribuisce molta importanza alla crescita reciproca. Lo psicanalista aggiunge inoltre che, le persone che esercitano questo tipo di autorità dimostrano con ciò che sono quello che l'umanità potrebbe essere.
 Se non esistessero la malvagità e altre piaghe sociali che influenzano negativamente la storia del nostro mondo, chiunque sarebbe autentico, chiunque si fermerebbe spesso a pensare, chiunque considererebbe il verbo pensare come un ottimo stimolo per sviluppare il senso critico e la conoscenza.
Nel suo stimolante saggio sui tipi di società, Erich Fromm sostiene che la conoscenza permette di giungere alle cause e di andare verso la verità in modo critico, grazie all'elaborazione mentale.
Noi siamo essere umani alla continua ricerca di noi stessi...e abbiamo bisogno degli altri per costruire la storia dell'umanità..una storia che dovrebbe essere fondata sul rispetto reciproco.