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9 luglio 2013

L' appello a Lampedusa di Papa Francesco

Solidarietà, giustizia, senso di responsabilità: ecco alcuni valori  preziosi di un cristianesimo autentico , ecco gli ideali encomiabili di Papa Francesco I.


Lunedì  8 luglio 2013, tarda mattinata. Il papa, dopo l'atterraggio all'aereoporto di Cala Pisana si imbarca per raggiungere il molo dell'isola di Lampedusa.
Durante il breve viaggio, Francesco I lancia dalla motovedetta un enorme mazzo di crisantemi. I fiori, abbracciati dalla brillante luce del sole estivo, galleggiano tra le onde del mare. Il papa contempla la superficie dell'acqua e prega in silenzio per qualche minuto ricordando tutte le persone che non sono riuscite a realizzare il desiderio di una vita migliore. Le sue preghiere volano leggere verso il cielo per accogliere l'abbraccio di Dio.
Quando la motovedetta giunge alla meta, due ali di folla corrono verso Francesco I che, mite e misericordioso, saluta, sorride, bacia e abbraccia. Inoltre, ascolta con tenerezza alcune storie di vita caratterizzate da miseria, tribolazioni, angoscia e dialoga con i loro occhi velati di lacrime disperate, con le loro guance scavate da dolorosi travagli, con i loro corpi scheletrici.
Arriva quindi anche il momento di salire all'altare per pregare, per piangere chi è morto durante le traversate in mezzo al mare, per riflettere e anche per chiedere perdono.
Durante l'omelia sulla Liturgia della Parola, Papa Francesco supplica il perdono di Dio in nome di molte persone che, chiudendosi nel proprio benessere, si sono dimostrate indifferenti verso chi ha bisogno di aiuto.

"Dov'è tuo fratello? , La voce del suo sangue grida fino a me, dice Dio. Questa non è una domanda rivolta ad altri, è una domanda rivolta a te, a me, a ciascuno di noi. Quei nostri fratelli e sorelle cercavano di uscire da situazioni difficili per trovare pace e serenità; cercavano un posto migliore per sé e per le loro famiglie, ma hanno trovato la morte. Quante volte coloro che cercano questo non trovano comprensione, accoglienza, solidarietà! E le loro voci salgono fino a Dio!! Dov' è tuo fratello? Chi è il responsabile di questo sangue?! Dov'è il sangue di tuo fratello che grida fino a me? Oggi abbiamo perso il senso della responsabilità fraterna. Guardiamo il fratello morto sul ciglio della strada e pensiamo "poverino" e continuiamo per la nostra strada. La cultura del benessere, che ci porta a pensare a noi stessi, ci rende insensibili alle grida degli altri, ci fa vivere in bolle di sapone che sono belle ma non sono nulla, sono l'illusione del futile che porta all'indifferenza verso gli altri, anzi, alla globalizzazione dell'indifferenza!!"

(Purtroppo, tra la folla non c'è nessun politico che lo ascolta. )

In seguito Bergoglio asserisce:"Chi di noi ha pianto per la morte di questi fratelli e sorelle? Per le giovani mamme che portavano i loro bambini? Per questi uomini che desideravano qualcosa per sostenere le proprie famiglie? Siamo una società che ha dimenticato l'esperienza del piangere e del patire con." 
(Compassione e compatire in effetti derivano dal latino cum- patior).
Ecco la modalità di una chiesa che si dimostra solidale con gli ultimi e con i più poveri, una chiesa che prova sensibilità verso l'altro e verso le sue sofferenze.


La giornata di ieri è stata molto importante sia per gli immigrati residenti momentaneamente a Lampedusa, dal momento che la visita del papa ha risvegliato dentro di loro la luce della speranza, sia per tutti gli  italiani i quali, influenzati dalla mentalità del consumismo, necessitano di una figura moralmente significativa che sappia riscuotere le coscienze.


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