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26 settembre 2015

Ho 20 anni... incredibile ma vero!!


20 Anni= quattro lustri= un quinto di secolo! 

Mi sono fatta ben due regali: giovedì ho visitato l'Expo a Milano e ieri notte sono stata in Lessinia: una giovane ed energica istruttrice della palestra che frequento ha organizzato un'uscita in montagna, nei pressi di Erbezzo. La luna, quasi piena, illuminava il sentiero sassoso; le stelle brillavano lontane e alcune innocue nuvolette passeggiavano per le immense vie del cielo. Inutile dire che anche la compagnia era fantastica!!
Abbiamo camminato per un po', abbiamo cenato in un rifugio caldo e accogliente e siamo ripartiti molto tardi. Sono tornata a casa contenta: la compagnia di persone buone, gentili, generose e solari mi gratifica sempre!
Ieri sera alla malga...
Mi sono alzata tardissimo e ho aiutato mia mamma a svolgere alcune faccende domestiche. Subito dopo pranzo: ciambella farcita con il cioccolato, cucinata dalla mia fantastica zia Marcella!! E poi... un sacco di telefonate, di messaggi, di post su Fb che sinceramente non avrei mai pensato di ricevere... ma sono contenta ancora una volta: questa è la dimostrazione del fatto che non sono sola e che molte persone mi pensano, mi vogliono bene e mi portano nel loro cuore!
Appena venuta al mondo!!
A questo proposito, vorrei condividere con voi lettori (e soprattutto con i miei lettori più affezionati e più sensibili, ovvero, con quelli che apprezzano per davvero ciò che scrivo e non nutrono alcuna invidia e alcuna malizia nei miei confronti) alcune parti di una lettera d'auguri scritta da mia madre:
"Carissima Anna, come scordare le 2 e 54 del 26 settembre 1995?? Hai fatto il tuo ingresso solenne nel mondo con grande chiasso e protesta. (sì perché in effetti dicono che quando sono uscita dal grembo materno mi sono messa a strillare come un'aquila e ho svegliato praticamente mezzo ospedale!!) Come scordare il tuo irto ciuffo nero e il tuo visino rosso paonazzo per il dispetto? Quel tuo arrivo nel mondo ha causato sofferenza anche a te ma è bastato accarezzarti e metterti sulla mia pancia e sul cuore per calmarti: hai subito capito di essere stata accolta ed amata. Questa nascita è come la vita: occorre amare, essere amati, saper staccarsi e ritrovarsi, emozionarsi e sentire che su noi genitori e su chi ti ama potrai sempre contare. (...) La mia bimba è ora una ragazza determinata che si impegna e crede nel futuro e sa anche che non tutto è roseo e perfetto. (...)

... che il mondo sia contento della tua presenza!! (...)"

Ah, le mamme... le mamme ricordano sempre con grande entusiasmo il giorno in cui hanno partorito i loro figli e li hanno presi tra le braccia per la prima volta!!!

Oggi c'è un bel sole che mi accarezza il viso. Alcune farfalle volano tra i delicati fili d'erba del mio giardino.

Ho 20 anni... incredibile ma vero!!!
Mi sento carica di energie e di aspettative verso il futuro! Ho una vita piuttosto piena e continuo a studiare con passione: più passa il tempo e più sono convinta di aver fatto bene a iscrivermi a Lettere. Permettetemi di affermare che la letteratura è lo specchio della vita e che alcuni grandi autori del passato come Mimnermo, Saffo, Alceo, Orazio, Petrarca, Tasso e Leopardi trattano tematiche molto attuali.
Prendete il mitico Petrarca (1304-1374), vissuto nel pieno del XIV secolo: "solo et pensoso i più deserti campi, /vo mesurando a passi tardi e lenti/ e li occhi porto per fuggire intenti/ ove vestigio uman l'arena stampi"... Petrarca cerca luoghi solitari per poter riflettere sul proprio stato d'animo tormentato, rifugge la compagnia di qualsiasi essere umano... ecco, a volte questo non capita anche a voi nella vita reale quando c'è qualcosa che vi tormenta o che vi angoscia? Oppure quando trascorrete quasi un'intera giornata con la persona che amate? Vi tremano le gambe ma nel cuore è vivo un fuoco scoppiettante... insomma, provate dei sentimenti talmente forti che, alla fine della giornata, avete bisogno di meditare su ciò che è accaduto e avete bisogno di farlo da soli in un posto poco frequentato.

Ad ogni modo, negli ultimi mesi ho ripensato spesso al mio breve passato.
Non ho nostalgia dell'adolescenza, perché credo di averla vissuta pienamente: ho sfruttato soprattutto le mie energie mentali, ho sviluppato un buon senso critico, ho partecipato a diverse iniziative culturali organizzate dal mio liceo e ho scoperto la mia passione per la poesia. Ho scritto molte poesie, soprattutto sul tema della natura.
Di tanto in tanto però, penso alla mia infanzia con le lacrime agli occhi: ultimamente ricordo anche alcuni eventi che sono accaduti prima dei miei cinque anni; per esempio quando, durante una passeggiata in montagna con alcuni amici di famiglia, mio padre mi portava sulle spalle e io stringevo una margherita tra le mani. Di questo ho un ricordo abbastanza nitido; e avrò avuto circa tre anni. Nelle ultime settimane ho sfogliato molto spesso gli album fotografici di famiglia. Ho sorriso quando mi sono vista travestita da regina nel carnevale del 1999: mio zio Vincenzo mi teneva per mano. Stavamo passeggiando lungo le rive dell'Adige, vicino al Ponte Pietra.

Ho già vent'anni. Vent'anni vissuti in una casa circondata da sette campi, con una famiglia meravigliosa che mi ha sempre sostenuta nei momenti di ansia, di malinconia e di sconforto.
Vent'anni carichi di esperienze significative, di ricordi ora piacevoli ora dolorosi, di attimi di felicità e di momenti tristi e difficili. Alcune persone sono entrate nella mia vita in modo significativo e si sono comportate in modo estremamente leale con me, perché sono sempre state disposte ad ascoltarmi con i loro dolci sorrisi sulle labbra. Devo moltissimo anche a loro.



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